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Dr Matteo Melini

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© Dr Matteo Melini

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Quale dentifricio scegliere?

I dentifrici sono un prodotto usato quotidianamente da un elevatissimo numero di persone, quindi spesso mi sento domandare: "Dottore, quale dentifricio dovrei usare?"

 

Come spesso accade la risposta dipende da paziente a paziente, quindi il primo consiglio è di parlarne con il proprio odontoiatra di fiducia e con l'Igienista dentale, due figure che possono guidare e consigliare nella scelta del dentifricio più adatto alla condizione di ognuno.

 

Esistono però alcuni parametri che possono aiutarci a compiere una scelta in tutti i casi in cui non ci sia una patologia o una condizione specifica.
Al fine di poter garantire tutte le caratteristiche proposte dal mercato e richieste dai consumatori, la formulazione dei dentifrici è diventata sempre più delicata e complessa, richiedendo l'utilizzo di molti ingredienti.

 

Esistono oggi in commercio dentifrici espressamente formulati per differenti condizioni cliniche, per adulti o per bambini, per migliorare la resistenza alla carie dello smalto e di differenti aromi. Essi possono essere validi alleati nella gestione di alcune condizioni, come ad esempio la sensibilità dentale o la demineralizzazione dello smalto.

Le formulazioni sono quindi molto varie. In generale, i dentifrici contengono i seguenti componenti:

  • Acqua (20–40%)

  • Abrasivi (50%) inclusi idrossido di alluminio, fosfato di calcio, carbonato di calcio, silice e idrossiapatite

  • Fluoro (di solito 1450 ppm) principalmente sotto forma di fluoruro di sodio. Sono stati utilizzati anche fluoruro stannoso e monofluorofosfato di sodio

  • Detergenti, principalmente sodio lauril solfato (SLS) con intervalli di concentrazione dello 0,5–2%

  • Agenti antibatterici come triclosan o cloruro di zinco

  • Aromi tra cui menta verde, menta piperita e wintergreen

  • Remineralizzanti in alcuni dentifrici contenenti nanoparticelle di idrossiapatite e fosfato di calcio

  • Umettanti inclusi glicerolo, xilitolo, sorbitolo, polietilenglicole e glicole propilenico

  • Agenti antisensibilità in dentifrici specifici, contenenti cloruro di stronzio e nitrato di potassio o arginina

  • Agenti antitartaro come polifosfato di sodio o citrato di zinco.

 

Risulta importante ricordare che, a prescindere dalla marca scelta, il dentifricio non va ingerito. Sebbene si tratti di sostanze studiate e controllate, molte delle quali ampiamente utilizzate in ambito farmaceutico e cosmetico, esse sono sicure solo per l'utilizzo previsto, ovvero la pulizia del cavo orale. Una volta terminato lo spazzolamento, il dentifricio va sciacquato e sputato.

 

Ci tengo inoltre a sconsigliare l'utilizzo di rimedi casalinghi "fai-da-te" utilizzati come pasta dentifricia. Al di là della dubbia efficacia, spesso queste ricette possono presentare rischi legati all'abrasione dello smalto. La mancanza di controllo sulla dimensione delle particelle e sulla durezza possono infatti generare seri problemi di abrasione dentale.

 

Vediamo ora alcuni dentifrici presenti sul mercato, suddivisi per indicazioni terapeutiche

Dentifrici per prevenzione carie e rimineralizzazione smalto

La presenza di fluoro nei dentifrici è ormai una pratica consolidata da decenni. L'applicazione di Ioni fluoro sugli strati superficiali dello smalto contribuisce a trasformare l'Idrossiapatite (sostanza che forma lo smalto dentale) in Fluoroapatite, più resistente all'erosione acida dei batteri che provocano la carie. L'utilizzo quotidiano si è dimostrato preventivo soprattuto per i pazienti cosidetti "cariorecettivi", ovvero particolarmente predisposti ad avere carie dentali.Esistono molte marche in commercio, e spesso risulta difficile avere una conoscenza dettagliata della composizione, limitandosi l'informativa all'elenco dei componenti. Risulta utile, perciò, affidarsi a marchi conosciuti e consolidati, come Elmex, Pasta del Capitano, un marchio Made in Italy  o Antica Erboristeria, che propone formulazioni vegane e con almeno il 94% degli ingredienti di origine naturale.
Esistono poi casi di demineralizzazione più marcata dello smalto, indotte da predisposizione genetica, abitudini alimentari o patologie di varia natura (come ad esempio il reflusso esofageo). In questi casi, previa consulenza con il proprio dentista, potrebbe essere indicato l'utilizzo di dentifrici specifici, al fine di aiutare il processo di remineralizzazione degli strati più superficiali del dente. 

Una linea specifica per questi casi è proposta da REGENERATE ENAMEL SCIENCE, che attraverso un dentifricio appositamente studiato, un siero remineralizzante ed un collutorio offre una linea completa per aiutare il ripristino della corretta mineralizzazione dello smalto. 

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Dentifrici per denti sensibili

La sensibilità dentale (o dentinale) è un problema diffuso, in grado di rendere difficoltosa l'igiene orale, capace di modificare le abitudini alimentari e spesso di rendere meno frequenti le sedute di Igiene orale professionale. Innanzi tutto è importante capire quale sia la causa di tale sensibilità. Sebbene, infatti, una piccola sensibilità al freddo possa essere considerata fisiologica, gradi di sensibilità elevati possono essere segno di alcune patologie. Prima di affidarsi ad un dentifricio specifico, quindi, è bene escludere che la sensibilità sia data da un problema odontoiatrico (ad esempio una carie o una recessione gengivale).
Una volta appurato che non siano indicati trattamenti odontoiatrici, un dentifricio per denti sensibili può essere un valido aiuto nel gestire la sensibilità al freddo, ricordando che l'efficacia viene sempre data dall'utilizzo costante e quotidiano. I dentifrici desensibilizzanti, infatti, funzionano come una sorta di "vernice" che crea uno strato protettivo, sottilissimo, in grado di ridurre la percezione del freddo.

La formulazione più conosciuta in questo ambito è forse il dentifricio Sensodyne. Oggi sono proposi diversi dentifrici con questo marchio. A mio avviso il più efficace in caso di sensibilità è il SENSODYNE Rapid Action. Buon rapporto qualità prezzo ed efficacia confermata da molti pazienti. Anche il dentifricio per denti sensibili della marca ELMEX dà buoni risultati, avendo alle spalle una storia consolidata nel campo dell'igiene orale.
Ottimi risultati sono ottenibili anche con il Biorepair Fast Sensitive Repair
In caso di zone particolarmente sensibili, questi dentifrici possono essere direttamente massaggiati sulla zona ipersensibile per 30 secondi e poi sciacquati.

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Dentifrici per la malattia parodontale

La malattia parodontale, o parodontopatia, è una malattia dei tessuti di supporto dei denti. Molto diffusa e molto conosciuta, è in sintesi causata dalla reazione infiammatoria cronica dei tessuti di supporto del dente (gengiva ed osso alveolare) alla presenza di determinati tipi di batteri nel cavo orale. Esiste una predisposizione familiare, viene peggiorata dalla concomitanza di alcune patologie o abitudini (ad esempio diabete e fumo di sigaretta) è correlata ad aumentato rischio, ad esempio, di sviluppare patologie cardiovascolari. Inoltre, se non diagnosticata e trattata adeguatamente, può portare alla perdita dei denti. 

La diagnosi ed il trattamento della malattia parodontale, così come il mantenimento nel tempo, vanno eseguiti presso uno studio odontoiatrico, assieme al proprio odontoiatra di fiducia ed all'igienista dentale. 

Un fattore importantissimo è il mantenimento di una perfetta igiene domiciliare, ed è qui che possono venire in aiuto dentifrici specifici, formulati con componenti antibatteriche che aiutano a mantenere sane le gengive.

In questa categoria, è sicuramente consigliabile il dentifricio PARODONTAX, che si è dimostrato molto efficace nella riduzione della carica batterica orale.
Un altra possibilità l'HERBAL DENTAL GEL AYURVEDICO. La formulazione contiene olio di chiodo di garofano, il che  conferisce un forte potere antibatterico.
Se si vuole provare un dentifricio dal sentore esotico si può optare per il dentifricio a base di Tea tree Oil (un pontente antisettico ed antifungino naturale) della australiana Australian Bodycare

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Dentifrici per Bambini

L'igiene orale si impara da piccoli. Abituarsi a spazzolare i denti tutti i giorni è molto importante in età evolutiva sia per il consolidamento della pratica che per l'effettiva necessità di rimuovere i residui alimentari. Anche i denti da latte, infatti, possono cariarsi, dando luogo a problemi di salute che possono influenzare la qualità di vita percepita dal piccolo paziente. Le carie dei denti da latte infatti possono essere molto dolorose, sono complesse da gestire data la giovane età del paziente, e possono si possono prevenire con la corretta igiene orale.

Abbiamo già parlato di quale sia lo spazzolino più adatto, vediamo ora le caratteristiche dei dentifrici per bambini.
La principale caratteristica nei dentifrici per bambini è la presenza di Fluoro. Questo, infatti dovrebbe essere presente a concentrazioni inferiori a quelle presenti nelle formulazioni per adulti. Al presenza di Fluoro nei dentifrici usati dai bambini dai 6 mesi ai 6 anni è di cruciale importanza per la protezione dello smalto. Tuttavia, avendo difficoltà di controllo sull'ingestione del dentifricio, la concentrazione si raccomanda sia inferiore (solitamente tra 500ppm e 1000ppm).

Altre sostanze di sintesi, come ad esempio SLS, parabeni e siliconi sono spesso presenti come schiumogeni e conservanti. Si raccomanda perciò di evitare il più possibile l'ingestione, e soprattutto di limitare la dose di dentifricio. Nei bambini, la quantità dovrebbe essere massimo della dimensione di un chicco di riso.

Un altro fattore importante è il gusto. Spesso i dentifrici per adulti hanno sapori intensi, che sono mal tollerati dalle bocche dei bambini, generando avversione alla pulizia. Un buon dentifricio per bambini ha gusto e colorazione adatti ad attrarre l'attenzione dei piccolini.

Ultimo fattore, non certo per importanza, il packaging è un fattore trainante nel convincere i bimbi. La linea

ORAL B JUNIOR

, dai 3 anni in su, propone dentifrici della linea

STAR WARS

,

FORZEN

.

Anche in questo segmento troviamo il prodotto della

ELMEX

, che propone un dentifricio senza coloranti e con 1000ppm di fluoro per bambini e bambine della fascia 0-6 anni

Un prodotto che si discosta dai dentifrici ma può trovare indicazione in caso di particolare cariorecettività del bambino è la

GC TOOTH MOUSSE

. Si tratta di una mousse disponibile in differenti gusti la cui efficacia è dimostrata nel rendere più resistente lo smalto all'erosione cariosa, grazie alla presenza di specifici proteine ricche di calcio e fosforo.

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Dentifrici Vegani

La sensibilità collettiva verso i processi di produzione industriale e l'origine dei prodotti sta lentamente aumentando, portando sempre più persone a ricercare prodotti cruelty-free e vegani. Non tutti i dentifrici, infatti, sono privi di derivati animali, nonostante questi ultimi siano ingredienti non fondamentali nella produzione del dentifricio. 

Un ingrediente spesso assente in questo genere di dentifrici è il Fluoro, nonostante la comprovata efficacia nella prevenzione della carie e non sia di derivazione animale. Si può quindi utilizzare un dentifricio vegano contenente fluoro (molti hanno anche involucri riciclabili) e prendersi cura dell'ambiente oltre che della propria salute orale.
Ad esempio La casa tedesca ALKMENE realizza una linea di prodotti per la cosmesi naturale e per l'igiene orale con Tea Tree Oil. Questa linea combina l'assenza di olii minerali, parabeni e siliconi alla presenza di Fluoro a 1450ppm. 
Sempre rimanendo in Europa come produzione, troviamo il dentifricio Vegan HAPPYBRUSH, 100% riciclabile, senza microplastiche e sbaincante.
Nel comparto dei dentifrici vegani troviamo anche i dentifrici solidi. Il punto di forza di queste formulazioni risiede nella praticità di conservazione e trasporto e nella facilità di utilizzo di imballi riciclabili. Si tratta però di un cambio di abitudine per chi sia abituato al classico dentifricio in tubetto, risulta quindi utile avere un po di pazienza nella fase di scoperta. Chi avesse curiosità potrebbe iniziare con DENTTABS, pastiglie per l'igiene orale naturale vegane e senza parabeni, siliconi, OGM ed olii minerali. Si utilizzano masticando la pastiglia e poi spazzolando con un normale spazzolino a setole morbide

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